Il 29 ottobre 2025 compiamo 13 anni di Coworking. Festeggiamo facendo 13 domande pazze alla nostra Cowo Manager Mary!
Tredici anni di Coworking a Torino non sono pochi. Ma al Bliss Coworking sembrano volati tra energia e risate. In occasione del tredicesimo compleanno del nostro spazio, che cadrà mercoledì 29 ottobre, abbiamo fatto 13 domande – un po’ pazzerelle – a Mary Orfino, Cowo Manager e anima (insieme ad Andrea) del Bliss Coworking che ci ha raccontato – tra aneddoti, giornate top (e folli) e sogni per il futuro – come fare Coworking e costruire una Community appassionata, giorno dopo giorno.
Coworking Torino Bliss – Mary, dillo: 13 anni di Coworking a Torino…non sarà che sei tu la vera “istituzione” della città, più che la Mole?
Mary Orfino – Altro che Mole: dopo 13 anni di coworking a Torino, dovrei avere anch’io il vincolo delle Belle Arti! Anche se, a dirla tutta, rischio di rientrare più nella categoria “rovine storiche”… quindi facciamo così: alla Mole lasciamo il titolo di istituzione e io mi prendo quello di parola chiave ufficiale di #coworkingtorino!
Battute a parte, sono davvero onorata di fare questo lavoro da così tanto tempo e, soprattutto, di aver fatto parte dei primissimi spazi di Coworking nati a Torino.
Coworking Torino Bliss – Raccontaci di quel giorno che avresti voluto dar fuoco a tutto.
Mary Orfino – Abbastanza recente, in realtà. Una di quelle giornate in cui capisci perché certi locali hanno il bottone d’allarme sotto al bancone.
Nel giro di mezz’ora:
- mi arriva una richiesta per un ufficio che inizia con: “Ciao, avrei due domande da fare sul coworking e su come funziona. Allego le domande…”. Erano 19. Con una telefonata ce la saremmo cavata in 5 minuti.
- arriva una richiesta per usare la sala riunioni:
“Sì ok, per quando ti serve?”
“Ora. Mi spieghi come collegare il PC al TV per la presentazione? Il mio cliente è alla fermata Massaua, arriva tra 7 minuti”. - squilla il telefono fisso:
“Abbiamo ricevuto il tuo curriculum…”
Ah, ok. Speravo fosse il cliente della mail da 19 punti così evitavo di rispondere…Ma almeno così ho potuto mettere giù subito. - suona il citofono. È il corriere.
“Grazie!”
Corro a consegnare il pacco.
Intanto collego PC e TV. - suona (ancora!) il citofono.
Ah già è il cliente del Coworker.
“Benvenuto, accomodati pure…”. - arriva l’elettricista. Ha bisogno della scala. Quella alta. Ouch. È in giardino. Vado!
- Coworker in piedi immobile davanti alla porta del mio ufficio.
???
Vuole rinnovare il contratto. Evviva. Felicità. Respiro. - ora devo andare un attimo in toilette. (Non ci sono riuscita).
Tutto questo, ovviamente, senza Andrea. Che era via. Tranquillo. Felice. In ferie. E io mi sono chiesta: “Se prendo e lascio tutto adesso… riesco ancora a raggiungerlo?”. Poi, come sempre, è bastato un grazie. Un sorriso. E tutto è tornato tranquillo. Però quel giorno lì, lo giuro, avrei acceso il cerino. Se lo avessi avuto 😅.
Coworking Torino Bliss – Se dovessi descrivere la community Bliss in tre aggettivi che non troveremmo mai nella pagina “chi siamo” del sito, quali useresti?
Mary Orfino – Sgangherata – nel senso più bello del termine. Freelance, creativi, consulenti, nerds, gente che lavora con Excel e grafici e altri che vivono di post-it colorati: un mix improbabile… eppure funziona alla grande.
Vorace – di idee, di connessioni, di esperienze, di umanità. E se c’è una colazione, una scommessa nell’aria, un torneo di calcetto, un compleanno o un workshop? Neanche il tempo di annunciarlo e sono già tutti lì.
Incollata – non agli schermi, ma tra di noi. Perché anche quando il lavoro chiama, c’è sempre qualcuno con cui scambiare due parole, fare una pausa, chiedere un consiglio o semplicemente ridere di un lunedì particolarmente lunedì.
Bliss Coworking è questo: incasinata, energica, frizzante e tremendamente umana.
Coworking Torino Bliss – Se Bliss fosse una playlist, che canzone lo rappresenterebbe?
Mary Orfino – «Feel Good Inc.» dei Gorillaz. Perché c’è ritmo, c’è energia, ma anche quella punta di stranezza creativa che ci calza a pennello. È una canzone che non riesci a classificare al primo ascolto… proprio come Bliss Coworking. Un mix un po’ pazzo, ma che funziona…eccome se funziona!
E poi, visto che il Bliss Coworking si trova all’interno di una casa discografica aggiungiamo non una ma due bonus track. Dopotutto di musica ce ne intendiamo!
«Dog Days Are Over» di Florence + The Machine. Perché… qui è tutta un’altra musica.
«Come Together» dei Beatles. Perché il cuore di Bliss Cloworking è la community. Professionisti diversi, storie diverse… che ogni giorno si ritrovano a condividere uno spazio, un’idea o anche solo un caffè.
Coworking Torino Bliss – Qual è la richiesta più assurda che ti è arrivata in 13 anni? (Puoi dirlo, siamo tra amici).
Mary Orfino – La richiesta più assurda in 13 anni? Mmm…se escludiamo quelli che volevano trasformare il giardino in una spa, con piscina riscaldata, idromassaggio, sauna svedese e servizio massaggi shatzu…e se poi mettiamo da parte anche quelli che sognavano ovetti sospesi dal soffitto per il relax, brandine pieghevoli, pareti tappezzate di giornali e una stanza del sonno…ci rimangono solo quelli che:
“Vorrei un ufficio da usare solo al mattino, oppure solo al pomeriggio, o magari per tre ore a caso, ma non tutti i giorni…solo quelli pari, un mese si e uno no. Anzi no, solo nel weekend, ma posso condividerlo con altri?, però senza che io li incontri mai. No, dai forse mi serve solo il giovedì dispari dei mesi pari se piove. Si può fare, riesci a mandarmi un preventivo personalizzato scritto?”.
Direi che, tolte queste, di richieste assurde non ne sono arrivate.
Coworking Torino Bliss – C’è mai stato un momento in cui hai pensato: “Ora spengo il Wi-Fi e li guardo impazzire”?
Mary Orfino – Ahahah, non ho nemmeno dovuto pensarlo… è successo davvero! Il Wi-Fi è saltato (per ragioni oscure che nemmeno gli ingegneri del CERN saprebbero ricostruire) e nel giro di 12 secondi netti il Coworking si è trasformato in un formicaio in modalità panico ON.
Non ho nemmeno fatto in tempo ad alzarmi dalla scrivania: 6 WhatsApp, 3 chiamate al cellulare, 2 chiamate al telefono fisso (perchè il cellulare risultava occupato)…e i più vicini erano già sulla soglia del mio ufficio, con lo sguardo da “abbiamo-un-problema-Houston”.
Da allora ho imparato una lezione d’oro: in caso di manutenzioni programmate del Wi-Fi vanno comunicate con almeno una settimana di anticipo, possibilmente con avviso luminoso e sirena. Perché ok tutto, ma senza internet… è il caos.
Coworking Torino Bliss – C’è un “mito” del Coworking che vorresti sfatare una volta per tutte?
Mary Orfino – Sì: che il coworking sia una specie di parco giochi per alternativi, sempre con il laptop in mano, con la pashmina a luglio e agosto, la borraccia infusa di zenzero, seduti su un divano giallo ocra tra una pianta sospesa e un cuscino etnico intonato all’ocra, mentre ascoltano musica lo-fi e bevono cappuccino di soia con cacao. Ecco… anche no.
Il Coworking, quello vero, è fatto di professionisti che lavorano duro, aziende che crescono, clienti veri, riunioni vere, deadline da rispettare e caffè (vero anche lui, ma senza la schiuma d’avena poetica).
È un posto dove si entra la mattina con un’agenda piena e si lavora veramente, magari con una pausa pranzo umana e due chiacchiere sincere, se capita. Sarà anche meno instagrammabile…ma funziona.
Coworking Torino Bliss – Dopo 13 anni, qual è la cosa che ancora ti fa pensare: “Ok, ne vale sempre la pena”?
Mary Orfino – Quando vedo persone che si sono conosciute qui e che ora lavorano insieme, fanno progetti, o si aiutano a vicenda… ecco, lì mi dico: “Ok, tutto questo ha un senso”.
Quando qualcuno mi dice: “Questo posto mi ha cambiato la vita” oppure “Qui mi sento a casa”.
È in quel momento che passa la fatica e mi dico che in questi anni qualcosa di buono è stato fatto e che vale la pena continuare.
Coworking Torino Bliss – Qual è la cosa più torinese che hai visto succedere al Bliss in questi anni?
Mary Orfino – Va bene la macchinetta con le cialde ….ma solo Lavazza eh!
Coworking Torino Bliss – Per il 13° compleanno di Bliss, fai un regalo alla community: un superpotere.
Mary Orfino – Regalerei a tutti l’Invisibilità Selettiva, quella che permette loro di scomparire quando arriva l’ennesima chiamata e il cliente in super anticipo così da potersi concedere quel momento di concentrazione o anche solo un caffè.
Coworking Torino Bliss – Un’emozione che ti ha dato il Coworking
Mary Orfino – In questi anni il Coworking mi ha regalato una valanga di emozioni. Qui abbiamo visto persone innamorarsi, abbiamo festeggiato nascite, ascoltato risate, brindato a successi, acceso candeline per i compleanni… e ogni tanto anche asciugato qualche lacrima. In questi 13 anni abbiamo detto tanti “arrivederci”… ma anche qualche “addio”.
E ogni persona ha lasciato un piccolo segno, visibile o invisibile, in questo spazio che è molto più di un ufficio.
Con il tempo – e non senza fatica – ho imparato a non rattristarmi troppo quando qualcuno se ne va. Perché condividere anche solo un pezzo di strada con qualcuno è già un regalo. Meglio viverlo, quel legame, e lasciarlo andare… che non viverlo affatto.
Come insegna Mary Poppins (il mio film del cuore), ci vuole eleganza anche nel salutare: sapersi allontanare con leggerezza, lasciando affetto, non vuoti. E magari anche un po’ di magia, per chi resta.
Coworking Torino Bliss – Nel 2038 Cowo® Bliss avrà il doppio degli anni: cosa ti piacerebbe rimanesse immutato, e cosa invece speri che sia cambiato?
Mary Orfino – Nel 2038 Bliss avrà 26 anni… praticamente l’età in cui un Coworking può iniziare a dare consigli ovviamente non richiesti ai coworker più giovani! Quello che mi piacerebbe rimanesse immutato? Lo spirito. Quella sensazione che si percepisce entrando: accoglienza, sorrisi, rispetto dei tempi e degli spazi altrui.
Il fatto che le persone possano lavorare, crescere, conoscersi, anche senza doverlo per forza dire ad alta voce, cosa tra l’altro molto torinese. E che Bliss Coworking continui ad essere quel posto dove ti senti “nel posto giusto”, anche nei giorni storti.
Cosa vorrei che cambiasse? Vorrei continuasse a trasformarsi negli gli spazi, i servizi, la tecnologia, le formule… perché restare fermi non è mai stato il nostro stile. Spero che nel 2038 Bliss Coworking riesca ancora a sorprendere, anticipare, ispirare.
Coworking Torino Bliss – Cosa direbbe “la Mary del 2012” se vedesse quello che è diventato oggi Bliss e la sua community?
Mary Orfino – Bella domanda, probabilmente direbbe: “Ma sei sicura che siamo noi?”. Con quella faccia un po’ incredula di chi ha appena realizzato che quello che nel 2012 sembrava un’idea un po’ folle, un po’ visionaria, presa d’estate in giardino si è trasformato in qualcosa di molto più grande di quanto potesse immaginare.
E aggiungerebbe: “Brava. Hai creato uno spazio dove la gente si sente a casa… senza doverci dormire. (Ogni tanto è successo, ma tranquilla: non lo diremo a nessuno, lo sappiamo solo io, te e *). Continua così, con i piedi per terra e il sorriso di sempre… non montarti la testa. Anche perché poi se nel 2038 ti rifanno l’intervista con 26 domande (perché si sono dimenticati di quanto tempo ci hai messo per risponderne solo a 13), sei ufficialmente s p a c c i a t a!”.
Come si sarà capito, mi sono divertita un sacco a rispondere a queste domande pazzerelle. Ma in mezzo a tutte le battute, c’è una cosa che tengo a dire sul serio: tutto quello che leggete è vero. Amo il mio lavoro, credo profondamente nel Coworking e sono immensamente grata per tutto quello che la community del Bliss Coworking mi ha donato in questi anni.
Grazie Mary, e buon compleanno Bliss Coworking!